08 ottobre 2012

Quando la puzza è cronica, qualsiasi profumo sembra frutto di immaginazione.

L'altro giorno, con mio enorme disgusto, mi sono recata all'università.
Tra un conato di vomito e l'altro, pregavo il sant'iddio di non imbattermi nel cacone di turno che invece di parlare come un cristiano poco cristiano, si barcamena nell'uso di paroloni filosofici al fine di dimostrare anche mentre piscia, la sua presunta cultura...Oh sì, me lo immagino con quel suo pisello di imbarazzanti dimensioni  in mano, mentre si dice "la deontologia di questa pisciata è ontologicamente falsificata dalla scorreggia teofanica dell'altro giorno"...quando in realtà il suo apporto nelle conversazioni è paragonabile ad un terzo di quello di Facci nell'ambito del giornalismo. Con tutto il rispetto per Facci.
Così, una volta oltrepassato il portone della mia barcollante università, mi sono diretta spedita, con sguardo sempre a terra e senza mai voltarmi indietro, nell'aula d'esame.
Giunta a destinazione, sganciavo ogni tanto qualche loffa per tenere a bada i più temerari.
Quando ad un certo punto sento una voce femminile:"Il 110 me lo possono mettere solo se faccio un rutto davanti la commissione e mi dicono 'analizzando le proprietà aerostatiche, dobbiamo ammettere che le vibrazioni emesse dal suo esofago sono di inestimabile lode'" o giù di lì. Scoppiando in una fragorosa risata, le do il la per quella che sarebbe stata un'abbastanza profonda conversazione di tre ore interrotta solo dall'impertinenza di un professore.
Estasiata da quello che diceva e dalla perfetta assonanza di idee, pensavo che se non avessi avuto un fidanzato,  se fosse stata un po' più carina e se fosse stata single...insomma, se fossimo state le protagoniste di un film melenso dal retrogusto porno o anche di un film porno dal retrogusto melenso, non avrei avuto dubbi sul da farsi.
Così mi ritiro a casa pensando che il mondo è un posto di merda, ma che anche dalla merda può nascere qualcosa di buono.
Poi  ieri mi sono data un paio di vigorosi schiaffi sulle guance e ho pensato "Hey Qualcuno, quante volte sei rimasto entusiasta di qualcuno che poi si rivelava essere nessuno?" e la risposta credo si possa abbondantemente arguire dalla mia misantropia in costante crescita.
Non è un segreto che le mie palle sono piene quanto quelle di John Holmes al pensiero di quanta gente si sia presentata ai miei occhi per quello che non era. C'è chi lo ha fatto per posa, chi perché credeva profondamente nella sua nobiltà d'animo, ma sempre merda ben impacchettata mi è stata posta davanti.
Per quanto i suoi discorsi mi sembravano puri e coerenti dall'inizio alla fine e non riuscissi a trovare nei suoi gesti  nulla che la tradisse (il tutto decisamente inusuale), non riesco a non pensare che ciò potrebbe essere un'abile costruzione ad opera di dio, un dio che vuole farsi quattro risate col suo ghigno malefico e che quindi l'inculata sia dietro l’angolo...a tal punto che a tratti spero di non rivederla mai più.