23 settembre 2011

Sulla natura umana

Cacare sulla tavoletta del cesso, mi ha fatto capire che quando sono colta da ragadi e stitichezza tutto devo fare fuorché spremermi in posizione eretta, in quanto la suddetta postura potrebbe portarmi ad espellere tutto d'un botto ingenti quantità di merda retroattiva senza riuscire ad indirizzarne il getto.
Come potete notare sono una persona che impara dai propri errori.
Tendo inoltre ad osservare molto e quando non sono impegnata ad annusarmi le chiappe, rifletto su quanto scrutato.
Vedere la buon'anima di Sponky vivere felicemente senza alcuna compagnia perché di natura solitario, ad esempio, mi ha dato modo di meditare sul diverso approccio alla vita dell'essere umano.
Per una misantropa come me è duro ammettere che l'uomo non è fatto per stare da solo, eppure è un dato evidente: questo metro e settanta medio di merda decomposta sente la necessità di far parte di un gruppo, familiarizzare con altrettante pastose cacate e fantasticare su esperienze orgiastiche.
Ciò solleva un'annosa questione: perché l'uomo sente questa esigenza?
Francamente non me ne sbatte un emerito cazzo.
Quello che interessa ad una misantropa come me è evidenziare, per ovvie ragioni, la più profonda natura egoistica dello stesso, nonostante voi amiate riempirvi la bocca di parole quali altruismo o generosità, riferendovi a queste con l'accezione corrente.
Per un uomo mediocre tanto è intenso il bisogno di socializzare con gli altri, quanto scontato il disfarsene qualora la loro presenza non risulti più proficua per la propria esistenza.
Per fare un banale esempio, potrebbe capitare che se il benessere di una vostra amica incomincia a non coincidere più con il vostro (sì rincoglionite: vuole trombarsi il ragazzo che vi piace) e la suddetta ben sostiene il peso di un eventuale senso di colpa, non importa quanti anni di esperienza vissuta insieme ci siano alle spalle, perché non ci metterà nulla ad inscenare un'indecente pornografia di sentimenti per mesi e mesi (sì rincoglionite: lusinga il vostro rapporto come se nulla fosse) mentre parallelamente analizza quale possa essere il modo più doloroso per incularvi con lo strap-on comprato al mercatino delle troie diverso tempo prima, per usarlo non appena si fosse presentata l'occasione.

Nel corso della mia vita ho incontrato tante persone di scarso valore, ma non siate frettolosi: questo mi ha reso (come già dovreste sapere) solo molto selettiva nella scelta delle amicizie.
Ciò che nel tempo mi ha portato ad impormi di fare affidamento solo su me stessa è invece l'aver preso consapevolezza (concretamente) che l'uomo, nonostante le migliori intenzioni che in esso possano risiedere, non può snaturarsi e che quindi gli altri possono essere dei punti di riferimento solo relativi.
Con quanto detto, però, non voglio progettare una catapulta di ultima generazione per scaraventare il culone di Platinette sui castelli di sabbia che quotidianamente vi costruite, vorrei solo che un bambino con le tettine annacqui il risultato della vostra idiozia con qualche pisciatina giornaliera...nel tentativo di farvi abituare all'idea che molto probabilmente quelli che credete essere dei saldi rapporti di amicizia o d'amore, hanno in realtà la stabilità di una riproduzione del David di Michelangelo fatta con la merda sciacquarella.
Ad ogni modo pur essendo vero che in generale ho più fede in dio che ne rapporti umani, potrà SEMBRARE paradossale ma credo anche che la concomitanza non casuale di diversi fattori (troppi per voi cervelli ammuffiti già di base non all'altezza di uno solo di quei fattori) e un po' di fortuna, diano la possibilità in (più uniche che) rare circostanze di stabilire relazioni dove si hanno tutte le carte in regola per afferrare per le palle il poc'anzi citato Ciccio Bastardo in erba ed affogarlo in quello che si mostra essere nulla di più che un innocuo, oserei dire decorativo, laghetto di pisciazza stantia.