...dove
eravamo rimasti sparastronzi orali?
Ah già, la gara di scorregge! Che dire ragazzi, dall'alto dei miei 11 secondi e
3 centesimi, il mio primato resta ancora imbattuto. Uno a uno ho fatto fuori
tutti i componenti della mia famiglia. Da mio padre che si è fatto venire un
prolasso anale, a mia madre che è svenuta in fase di preparazione, passando per
mio fratello che si è fatto uscire il sangue dal culo, posso dire che solo la
piccoletta mi ha dato filo da torcere. Tredici anni di puro gas intestinale, promette
bene la ragazzina: ho in mente grandi cose per lei...ma ora arriviamo al dunque.
Come preannunciato, una cosa che mi fracassa i coglioni più dell’essere
svegliata nel bel mezzo di un sogno erotico, è quando qualcuno esprime una
sentenza su qualcuno, soprattutto se quel qualcuno è Qualcuno.
Se devo dirla tutta, in verità, reggo abbastanza bene i verdetti sulla mia
persona, quantomeno perché riesco a smaltirli nel tempo...
Devo ammettere però che ho gradito decisamente di meno le volte in cui il mio
udito è stato stuprato da sentenze che contenevano riferimenti ai miei dolori (peggio
se con ignobili paragoni, la cui ignobiltà risiede proprio nel paragonare due
dolori), che toccavano persone a me care o il rapporto instaurato con le
suddette.
Porcate del genere riesco a perdonarle solo se mi viene mostrato un reale
pentimento, insomma "sbagliare è umano" frocetti...altrimenti lego tutto al dito
in un misto di rabbia e costernazione.
Il fatto che ho un indice in cancrena vi farà dedurre che nella mia vita in
casi più unici che rari ho ricevuto delle scuse per simili atti...fortunatamente
c'è anche da dire però che rare volte mi sono sentita così profondamente
mancata di rispetto.
Ad ogni modo in questi casi ciò che rallegrerebbe la mia esistenza, sarebbe usare
il culo di Platinette a mo’ di lanciafiamme per sterminare tutte quelle persone
che puzzano di nauseante presunzione.
Pur andando un po' fuori tema, permettetemi qualche precisazione.
Il fatto che uno sia stato sgravato dal culo di satana, non è un buon motivo
per esaltare ingiustificatamente il proprio io, ostentare i propri pregi,
sminuire gli altri e dare inevitabilmente inizio ai propri arditi e fuori luogo
corsi di morale.
Sì gente, il primo vizio capitale è sicuramente quello che più mi fa rizzare i
peli pubici.
Quando mi rapporto con persone che cercano ossessivamente anche la più
insignificante sottigliezza per poter smerdare qualcuno al fine di mostrare la presunta
inferiorità dello stesso, il mio unico desiderio sarebbe di vedere le suddette
passare la loro vita mangiando sperma essiccato di babbuino.
Finora francamente ancora devo avere l'onore di conoscere questo essere
supremamente corretto e rispettoso che non ha mai mostrato forme di limitatezza,
commesso errori o che si sia sempre comportato in maniera adeguata con il
prossimo, quindi più ci si erge arrogantemente a maestro di vita, più mi verrebbe
voglia di pisciare sangue mestruale addosso allo spocchioso di turno.
Certo, certo...lo so che ci sono infinite scale di grigio, ma per poter esprimere
tutto il mio sconforto non potevo che rifarmi a casi limite di idiozia.
In quanto essere umano anche io ho la mia dose di puerilità e miseria. Mi
lascio andare a pregiudizi e a condanne senza appello, ma soprattutto guardando
gli altri ho capito come non devo essere...così nel tempo ho sviluppato la
capacità di rendermi conto quanto poco valgo quando commetto simili errori,
quindi mi sforzo di non abbassarmi a certi livelli e quando ci ricasco, mi faccio
flagellare dal pene del mio fidanzato.
Sì, vero, non è il più appropriato metodo di fustigazione correttiva, dato che
mi reca tutt'altro che dolore, ma ciò non va a sfaldare la verità dei miei
presupposti: autocorreggermi.
Il più delle volte che comunque esprimo opinioni forti su qualcuno, è frutto
della rabbia del momento per qualcosa che reputo inaccettabile, fastidioso o
che sull'istante proprio non riesco a comprendere...ma a mente lucida faccio
sempre qualche passo indietro.
Per comprendere una persona e sviluppare un'opinione più salda ci metto anni.
Solo col tempo e con l'esperienza diretta, può nascere in me una credenza
difficile da estirpare (nel bene e nel male)...ma anche in quel caso è appunto
difficile, non impossibile.
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